GIANNI DE TORA

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1994 Galleria Lauter, Mannheim - Germania 2 settembre 15 ottobre

 
 
ARTICOLO DI HEIKE MARX SU “DIE RHEINPFALZ” N.225 DEL 27.9.1994

I quadri del napoletano Gianni De Tora nella galleria Lauter sono di un’allegria dai colori vivaci tipicamente italiana. Forme originarie informali e geometriche, colori primari, scenografia e simbologia cosmologica sono tappe del suo lavoro. Nei suoi dipinti si riscontrano tracce di tutti questi elementi. Alle forme geometriche vengono adattati segni, che richiamano alla mente caratteri semplificati. I colori primari prevalgono ma ce ne sono anche altri. Accanto alle forme geometriche ci sono campi di colore cui viene data forma liberamente, in parte addirittura sfumati in modo pittorico. Questi contrasti sono evidenziati con grande effetto. I caratteri ruzzolano allegramente in modo confuso e le sistemazioni formali consentono anche una libertà che fantastica allegramente. Il rigore formale e la semplice voglia di sperimentare si accordano in allegria l’uno con l’altra, la gioia degli occhi sta al di sopra della profondità tormentosa dei pensieri.

 
ARTICOLO DI SABINE STRERATH SU “MORGEN” DEL 7.10.1994 DI MANNHEIM N. 232

MONDI LONTANI

Opere di Gianni de Tora

Davanti ai quadri di Gianni De Tora l’osservatore guarda, come attraverso una finestra, un mondo infinitamente grande e vivacemente colorato. Tuttavia queste finestre, di forma ora tonda, ora rettangolare, non sono l’una accanto all’altra in senso orizzontale, bensì sono sovrapposte l’una all’altra in senso verticale. L’artista napoletano tiene le sue tele non incorniciate talvolta in modo monocromo, spesso sfumate nelle gradazioni più disparate. Così su uno sfondo nero fa risaltare tre cornici quadrate di uguale grandezza in un grigio scuro. Solo in queste cornici De Tora dipinge colori, forme, prospettive. Solo dalle superfici che si trovano otticamente più lontane la vivacità, la cromaticità, penetrano nel suo lavoro. Un giallo vivo, un rosso fiammante e un blu profondo irradiano l’osservatore da lontano. Ogni volta un colore domina il proprio quadrato. Dalla disposizione di parecchi quadrati l’uno sull’altro si ha tuttavia l’impressione di una policromia sbalorditiva e selvaggia. Tutti e 16 i pezzi esposti sono stati dipinti da Gianni De Tora negli ultimi otto anni. Già negli anni 70 l’oggi 53enne artista con la sua collaborazione nel gruppo artistico “Geometria e Ricerca” giunse ad una astrazione geometrica, che ha continuato a sviluppare e a realizzare sempre più liberamente fino ad oggi. Tipici dei suoi ultimi lavori sono soprattutto i colori acrilici vivi, che egli non solo contrappone ampiamente ma li fa balenare a mò di richiamo, in forma di pittogrammi. Sorprendente in De Tora è anche l’uso del color oro, che egli applica sì con parsimonia ma ciò nondimeno lo colloca in modo preminente.

 
foto di repertorio
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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